Castiglione in Teverina è una ridente cittadina ai confini tra Lazio ed Umbria, posta sopra una collina che si affaccia sulla valle del Tevere.
Offre un magnifico belvedere in quanto si affaccia su colline ai confini del parco dei Calanchi di Civita, del quale ne evidenziano le caratteristiche: i calanchi, che sono delle particolari forme di erosione create dagli agenti atmosferici, in particolare dalle acque pluviali: la relativa fluidità e l’incoerenza di questo strato geologico determinano dei fenomeni erosivi che si presentano come dei profondi “tagli” nei fianchi delle alture, “ferite” in cui non riescono a crescere le piante per la continua attività erosiva.
Sopra questi strati caratterizzati dai calanchi poggiano quelli creati dall’attività eruttiva del complesso vulcanico vulsino. Osservando la rupe su cui poggia Civita di Bagnoregio si possono notare le diverse stratificazioni geologiche: dal basso verso l’alto troviamo argille ed argille sabbiose; su queste poggiano sabbie e conglomerati. Questi strati, come accennato, formano la base per i prodotti vulcanici, base assai incoerente e quindi soggetta ad un’intensa attività erosiva.
La morfologia collinare è talora dolce e verdeggiante, talvolta aspra e brulla, approfondita da corsi d’acqua a regime torrentizio che trasportano detriti e materiali strappati ai teneri strati argillosi.
L’assoluta mancanza dei rumori della modernità, gli archi, le case addossate l’una all’altra ed abbarbicate sui pinnacoli rocciosi, le viuzze che si snodano come un intricato labirinto, il colore della pietra, danno all’ambiente un aspetto insolito e affascinante.